"Un pensiero a te, che sei stato nella mia vita ma non ho saputo accogliere e capire.
Ti ricordo riservato, gentile, schivo e non avevo capito quanto fosse il tuo disagio.
Non capivo le tue attenzioni, quando volevi stare noi due da soli e sceglievi di fare cose che piacevano solo a me. Quando mi accarezzavi la mano di nascosto e io non ci vedevo niente di male, ma tu ti voltavi perché non vedessi i tuoi occhi lucidi; se ti vedevo tu negavi, ed hai avuto ragione a farlo, perché non avrei capito!
Avevo notato il tuo modo di vestire, camminare, agire, ma non avevo capito che fossero l'espressione della tua anima di ragazzo in un corpo sempre più donna. Anche quando hai affidato ai versi di una poesia i tuoi sentimenti, ho letto in quelle parole i sentimenti di un'amica e invece erano parole così chiare...
Quanto ti sarai sentito incompreso, sbagliato ...quanto dolore!
Vorrei tornare indietro per chiederti scusa e dirti che in te non c'era niente di sbagliato, solo la crudeltà di tutti gli amori non corrisposti."
Matita 2H, H , 3B, 6B su carta liscia. Elaborato con Gimp.
Tratto da una storia vera. Il disegno rappresenta un soggetto di fantasia, qualsiasi somiglianza è da ritenersi puramente casuale. Stile del testo ispirato al libro "George" di Alex Gino.
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